Oltre 10 milioni di persone soffrono per un grave stato di insicurezza alimentare, oltre un milione di bambini sono a rischio di malnutrizione acuta grave, con seri pericoli di vita, mentre le previsioni peggiori fanno aumentare tale stima a 1,4 milioni, e 1,6 milioni di bambini soffrono di malnutrizione moderata.
Questi drammatici dati hanno spinto l'Unicef, in contemporanea in tutto il mondo, a lanciare la campagna di sensibilizzazione e raccolta fondi "Emergenza nel Sahel-1 milione di bambini a rischio-Dai l'allarme!".
I paesi colpiti dall'emergenza sono otto: gli interi territori di Ciad, Burkina Faso, Mauritania, Mali e Niger e le regioni settentrionali della Nigeria, Camerun e Senegal. In questi paesi la situazione, sottolinea l'Unicef, è estremamente grave: i tassi di malnutrizione globale acuta sono pari o superiori al 10%; in Ciad e in molte regioni di Niger e Mauritania il tasso ha superato la soglia d'emergenza del 15%. Nel Sahel, la malnutrizione costituisce il più grave fattore di rischio di mortalità tra i bambini piccoli, contribuendo al 35% di tutti i decessi infantili annui nella regione.
Ogni anno nel Sahel muoiono 645.000 bambini, 226.000 per cause legate alla malnutrizione. Nei paesi colpiti la malnutrizione dei bambini è effetto non solo dalla quantità e qualità del cibo disponibile, ma anche della mancanza di adeguati servizi di assistenza nutrizionale e medica e di acqua potabile e condizioni igieniche di base.
Negli 8 paesi colpiti l'Unicef ha mobilitato scorte di alimenti terapeutici pronti per l'uso, per la cura della malnutrizione acuta grave, sufficienti fino al giugno 2012. I piani dell'Unicef prevedono una prima fase di risposta d'emergenza, diretta a salvare il più alto numero di vite possibile, e una seconda fase volta ad affrontare le cause strutturali sottostanti la malnutrizione. Per i primi 6 mesi del 2012, l'Unicef ha urgente bisogno di circa 67 milioni di dollari per rispondere ai bisogni immediati di donne e bambini. Per il complesso degli interventi necessari nel 2012, l'organizzazione stima occorrano 119,5 milioni di dollari. Finora ne sono stati ricevuti solo 37,6 milioni.
Questi drammatici dati hanno spinto l'Unicef, in contemporanea in tutto il mondo, a lanciare la campagna di sensibilizzazione e raccolta fondi "Emergenza nel Sahel-1 milione di bambini a rischio-Dai l'allarme!".
I paesi colpiti dall'emergenza sono otto: gli interi territori di Ciad, Burkina Faso, Mauritania, Mali e Niger e le regioni settentrionali della Nigeria, Camerun e Senegal. In questi paesi la situazione, sottolinea l'Unicef, è estremamente grave: i tassi di malnutrizione globale acuta sono pari o superiori al 10%; in Ciad e in molte regioni di Niger e Mauritania il tasso ha superato la soglia d'emergenza del 15%. Nel Sahel, la malnutrizione costituisce il più grave fattore di rischio di mortalità tra i bambini piccoli, contribuendo al 35% di tutti i decessi infantili annui nella regione.
Ogni anno nel Sahel muoiono 645.000 bambini, 226.000 per cause legate alla malnutrizione. Nei paesi colpiti la malnutrizione dei bambini è effetto non solo dalla quantità e qualità del cibo disponibile, ma anche della mancanza di adeguati servizi di assistenza nutrizionale e medica e di acqua potabile e condizioni igieniche di base.
Negli 8 paesi colpiti l'Unicef ha mobilitato scorte di alimenti terapeutici pronti per l'uso, per la cura della malnutrizione acuta grave, sufficienti fino al giugno 2012. I piani dell'Unicef prevedono una prima fase di risposta d'emergenza, diretta a salvare il più alto numero di vite possibile, e una seconda fase volta ad affrontare le cause strutturali sottostanti la malnutrizione. Per i primi 6 mesi del 2012, l'Unicef ha urgente bisogno di circa 67 milioni di dollari per rispondere ai bisogni immediati di donne e bambini. Per il complesso degli interventi necessari nel 2012, l'organizzazione stima occorrano 119,5 milioni di dollari. Finora ne sono stati ricevuti solo 37,6 milioni.