Gv 15, 18-21 4 Maggio 2013

04.05.2013 08:15

 

Dal vangelo secondo Giovanni:
 
In quel tempo, disse Gesù ai suoi discepoli:
«Se il mondo vi odia, sappiate che prima di voi ha odiato me. Se foste del mondo, il mondo amerebbe ciò che è suo; poiché invece non siete del mondo, ma vi ho scelti io dal mondo, per questo il mondo vi odia.
Ricordatevi della parola che io vi ho detto: “Un servo non è più grande del suo padrone”. Se hanno perseguitato me, perseguiteranno anche voi; se hanno osservato la mia parola, osserveranno anche la vostra. Ma faranno a voi tutto questo a causa del mio nome, perché non conoscono colui che mi ha mandato»
 
Un semplice ammonimento, una bruciante verità: non siamo del mondo, quindi il mondo ci odia. Vero, verissimo, esperienza quotidiana di ciascuno di noi: se si accetta un cristianesimo "politicamente corretto" in cui abbondano i distinguo tra la nostra posizione e quella di una Chiesa reazionaria e retrograda, le cose vanno bene, ma se per caso intendiamo accogliere il Vangelo "sine glossa" e facciamo una esperienza di Chiesa più che positiva – e lo diciamo – ecco che le frizioni aumentano e una malcelata violenza fa salire la mosca al naso dei più tolleranti miscredenti. Il mondo contemporaneo accetta a denti stretti ciò che i cristiani compiono e fanno, sempre pronto, però, a scagliarsi contro atteggiamenti giudicati reazionari nei riguardi, ad esempio, della bioetica o della pace o della morale. Fino a quando i cristiani sono gli infermieri della Storia le cose possono essere digerite ma – per carità – nulla di più! Niente paura, amici, se siamo davvero credenti qualche persecuzione arriva: la battuta in ufficio, la presa in giro a scuola, la velata accusa di fanatismo o di bigottismo... insomma, tutto ciò che si distanzia da quello che gli altri pensano debba essere la fede cristiana, è fonte di insofferenza. Tranquilli, amici, Gesù l'aveva ampiamente previsto, non spaventiamoci ma, anzi, offriamo le nostre piccole contraddizioni quotidiane per i troppi fratelli che in giro per il mondo pagano con violenze fisiche e morte la propria appartenenza al vangelo. Il Signore stesso l'ha sperimentato: uomo mite e pieno di sapienza è stato tolto di mezzo perché con la sua vita metteva in evidenza i difetti e le incoerenze degli altri. A noi, nella semplicità, di restare fedeli alla Parola, coltivando nel nostro intimo la dolce presenza del Signore per trovare la forza e l'intelligenza di rendergli testimonianza. 
 
Se hanno perseguitato te, Signore, perseguiteranno anche noi. Donaci fermezza e dolcezza nel renderti testimonianza!
 
Buona Giornata. Luigi!