Gv 15, 26-16, 4 6 Maggio 2013
06.05.2013 09:42
Dal vangelo secondo Giovanni:
In quel tempo, disse Gesù ai suoi discepoli:
«Quando verrà il Paràclito, che io vi manderò dal Padre, lo Spirito della verità che procede dal Padre, egli darà testimonianza di me; e anche voi date testimonianza, perché siete con me fin dal principio.
Vi ho detto queste cose perché non abbiate a scandalizzarvi. Vi scacceranno dalle sinagoghe; anzi, viene l’ora in cui chiunque vi ucciderà crederà di rendere culto a Dio. E faranno ciò, perché non hanno conosciuto né il Padre né me. Ma vi ho detto queste cose affinché, quando verrà la loro ora, ve ne ricordiate, perché io ve l’ho detto».
Siamo ormai alla fine del tempo pasquale, e la Parola ci invita ad invocare lo Spirito, dono del risorto. È lui, il primo dono dato ai credenti, che ci aiuta ad incontrare il vero volto del Padre, è lui, il consolatore, a metterci in contatto col Signore, a far vibrare la Parola, a convertire nel profondo tutto il nostro essere. Ed è lui, lo Spirito, a sostenerci nelle persecuzioni, a renderci fedeli nella tribolazione. Dicevamo, sabato, che molti discepoli sono vittime di violenza e di persecuzione ma che anche da noi ci possono essere delle difficoltà, se viviamo il cristianesimo con verità e senza fanatismo.
Ma, più semplicemente, possiamo essere messi in imbarazzo dai compagni di scuola a causa delle (troppe) incoerenze della Chiesa e dei cristiani. In quei momenti lasciamoci fare dallo Spirito: non dobbiamo morire sulle barricate, ma, con semplicità, raccontare la nostra esperienza. Anche noi vediamo quella incoerenza, che è la stessa che abita nei nostri cuori, ma, nonostante tutto, questa Chiesa fragile (come noi) ci ha consegnato Cristo in tutto il suo splendore...
Buona Giornata. Luigi!