Parola del giorno- Gv 3, 1-8 16 Aprile 2012
16.04.2012 08:55
Vi era tra i farisei un uomo di nome Nicodèmo, uno dei capi dei Giudei. Costui andò da Gesù, di notte, e gli disse: «Rabbì, sappiamo che sei venuto da Dio come maestro; nessuno infatti può compiere questi segni che tu compi, se Dio non è con lui». Gli rispose Gesù: «In verità, in verità io ti dico, se uno non nasce dall’alto, non può vedere il regno di Dio».
Gli disse Nicodèmo: «Come può nascere un uomo quando è vecchio? Può forse entrare una seconda volta nel grembo di sua madre e rinascere?». Rispose Gesù: «In verità, in verità io ti dico, se uno non nasce da acqua e Spirito, non può entrare nel regno di Dio. Quello che è nato dalla carne è carne, e quello che è nato dallo Spirito è spirito. Non meravigliarti se ti ho detto: dovete nascere dall’alto. Il vento soffia dove vuole e ne senti la voce, ma non sai da dove viene né dove va: così è chiunque è nato dallo Spirito».
Dal vangelo secondo Giovanni- Gv 3, 1-8
Vi era tra i farisei un uomo di nome Nicodèmo, uno dei capi dei Giudei. Costui andò da Gesù, di notte, e gli disse: «Rabbì, sappiamo che sei venuto da Dio come maestro; nessuno infatti può compiere questi segni che tu compi, se Dio non è con lui». Gli rispose Gesù: «In verità, in verità io ti dico, se uno non nasce dall’alto, non può vedere il regno di Dio».
Gli disse Nicodèmo: «Come può nascere un uomo quando è vecchio? Può forse entrare una seconda volta nel grembo di sua madre e rinascere?». Rispose Gesù: «In verità, in verità io ti dico, se uno non nasce da acqua e Spirito, non può entrare nel regno di Dio. Quello che è nato dalla carne è carne, e quello che è nato dallo Spirito è spirito. Non meravigliarti se ti ho detto: dovete nascere dall’alto. Il vento soffia dove vuole e ne senti la voce, ma non sai da dove viene né dove va: così è chiunque è nato dallo Spirito».
Gesù è risorto, ma la nostra fatica nel credergli è tanta, le nostre resistenze, come quelle degli apostoli, dure da scalfire. Siamo onesti: credere è impegnativo, abbandonare la croce non sempre facile. Sembra paradossale, eppure rischiamo di restare legati al dolore, di non riuscire a superarlo, come gli apostoli. Non c'è che un modo per superare il dolore: non amarlo, lasciarlo perdere. Così la figura di Nicodemo ci accompagna oggi: questo fariseo alla ricerca, che Giovanni contrappone al Battista, è il simbolo di colui che crede ma non vuole perdere la faccia, le proprie posizioni sociali. Di notte cerca Gesù, timoroso di essere scoperto. E Gesù lo sprona: bisogna rinascere, amico Nicodemo. Rinascere, cioè cambiare, convertirsi, abbandonare il passato e le sue seduzioni (e povertà). Finché restiamo legati alle nostre paure, alle nostre fragilità, alle posizioni acquisite, non riusciremo mai a capire la posizione del nuovo, ciò che il Signore mi chiede qui e oggi. Bisogna rinascere per vedere il regno di Dio. Dio c'è, abita le mie giornate, è presente nella mia vita. E' il mio sguardo ad essere povero, è il mio "dentro" ad essere ancora troppo pesante. Dio c'è, risorto e glorioso, a me di riconoscerlo e celebrarlo. E questo avviene sempre, anche quando si è vecchi o stanchi. Che il Nicodemo che c'è dentro di noi sappia rinascere, ardisca di cambiare, si converta, infine.
Nel Battesimo siamo rinati dall'alto e in questi giorni facciamo memoria dello straordinario dono del Battesimo. Illumina i nostri cuori, Signore, lo Spirito soffi abbondantemente e converta i nostri cuori!
Nel Battesimo siamo rinati dall'alto e in questi giorni facciamo memoria dello straordinario dono del Battesimo. Illumina i nostri cuori, Signore, lo Spirito soffi abbondantemente e converta i nostri cuori!
Buona giornata a voi tutti. Luigi!