Lampedusa, strage in mare- Tratto dall'Avvenire del 3 Ottobre 2013
03.10.2013 10:14
Lampedusa, strage in mare
Morti decine di immigrati
Un prete benedice i corpi dei migranti morti a Scicli
Un altro sbarco tragico, dopo quello di Scicli di lunedì, con i suoi 13 morti: questa mattina un barcone con 500 migranti a bordo è naufragato al largo di Lampedusa, nei pressi dell'Isola dei Conigli. Il bilancio per ora è di oltre 25 corpi recuperati, di uomini, di donne e di bambini, ma le vittime potrebbero essere anche di più, perché altri corpi sono stati individuati in mare.
Tra i corpi recuperati c'è anche quello di una donna incinta. Ora i poveri resti sono allineati sulla banchina del porto di Lampedusa. Secondo le testimonianze di alcuni superstiti, a bordo sarebbe scoppiato un incendio che avrebbe provocato il panico tra i passeggeri. La nave a quel punto si è rovesciata.
Già 120 profughi sono stati recupati in mare e portati sulla terraferma. Nella zona di mare coinvolta sono subito accorsi natanti da diporto e decine di peschereggi lampedusani per aiutare le motovedette della Capitaneria di porto a soccorrere gli immigrati in mare. Una vera e propria catena umana per aiutare gli stranieri.
In nottata era approdata un'altra "carretta" con 463 extracomunitari, in maggioranza siriana. I profughi sono stati trasferiti nel Centro di prima accoglienza che ieri ospitava oltre 700 persone.