Parola del Giorno 15 Novembre 2013

15.11.2013 08:35
Dal vangelo secondo Luca
Lc 17, 26-37
 
In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli:
«Come avvenne nei giorni di Noè, così sarà nei giorni del Figlio dell’uomo: mangiavano, bevevano, prendevano moglie, prendevano marito, fino al giorno in cui Noè entrò nell’arca e venne il diluvio e li fece morire tutti. 
Come avvenne anche nei giorni di Lot: mangiavano, bevevano, compravano, vendevano, piantavano, costruivano; ma, nel giorno in cui Lot uscì da Sòdoma, piovve fuoco e zolfo dal cielo e li fece morire tutti. Così accadrà nel giorno in cui il Figlio dell’uomo si manifesterà. 
In quel giorno, chi si troverà sulla terrazza e avrà lasciato le sue cose in casa, non scenda a prenderle; così, chi si troverà nel campo, non torni indietro. Ricordatevi della moglie di Lot. 
Chi cercherà di salvare la propria vita, la perderà; ma chi la perderà, la manterrà viva. 
Io vi dico: in quella notte, due si troveranno nello stesso letto: l’uno verrà portato via e l’altro lasciato; due donne staranno a macinare nello stesso luogo: l’una verrà portata via e l’altra lasciata». 
Allora gli chiesero: «Dove, Signore?». Ed egli disse loro: «Dove sarà il cadavere, lì si raduneranno insieme anche gli avvoltoi». 
 
"Un manager teneva un master sulla gestione del tempo ad un gruppo di responsabili aziendali. In una scatola quadrata trasparente mise dodici palline da tennis e chiese: "La scatola è piena?" – "Sí!" risposero gli allievi. Aprì la scatola e versò della ghiaia che si insinuò tra le palline. "E ora?". Gli allievi tacquero, sgomenti; ed egli aggiunse ancora prima della sabbia e infine dell'acqua. Concluse: "Cosa vi ho insegnato?" Rispose uno: "Che – ad organizzarsi bene – si trova il tempo per fare tutto". "No – replicò l'insegnante – se avessi messo le palline alla fine, dopo la ghiaia e la sabbia, non ci ci sarei riuscito. Nella vita occorre prima di ogni altra cosa scegliere le priorità, il resto si può adattare". 
Mi piace questo racconto (tratto da un libro di B. Ferrero)  perché dice un'esperienza che tutti, credenti e non, facciamo: la fatica di vivere. Mi spiego: abbiamo raggiunto il paradosso (uno dei tanti del nostro tempo), per cui abbiamo enormemente migliorato la qualità della vita (anche se oggi dobbiamo misurarci con la crisi che imperversa): comodità, cibo, cure sanitarie. Tutto ciò permette – mediamente – di poter usufruire e godere delle tante cose che ci vengono messe a disposizione. E invece no, abbiamo la sensazione di perdere del tempo, che la vita ci scivoli addosso... Occorre svegliarsi, scuotersi, agire. Indossare le armi della luce. Gesù ci dice che il giorno del Signore arriva all'improvviso, che prende di sorpresa, che Dio chiede consapevolezza, accoglienza, verità di se stessi. Possiamo vivere la nostra vita con attesa, lavorare, divertirci, orientati all'oltre, all' altrove, al vero. Oppure no. La stessa cosa viene vissuta in modo opposto: uno è preso, l'altro lasciato. Uno è consapevole e incontra Dio, l'altro non si pone neppure il problema della vita (e della fede). Mettiamo in ordine le "palline da tennis" della nostra vita, per favore, se necessario svuotiamo la scatola, prima che sia troppo tardi. 
 
Oggi, Signore, aiutaci a mettere ordine nella nostra vita, a scegliere noi, una volta tanto, senza lasciare che la vita scelga per noi.
 
Buona Giornata. Luigi!