Parola del Giorno- Gv 19, 25-27 16 Luglio 2012
16.07.2012 14:22
In quell’ora: stavano presso la croce di Gesù sua madre, la sorella di sua madre, Maria di Clèofa e Maria di Màgdala. Gesù allora, vedendo la madre e lì accanto a lei il discepolo che egli amava, disse alla madre: «Donna, ecco il tuo figlio!». Poi disse al discepolo:«Ecco la tua madre!». E da quel momento il discepolo la prese nella sua casa.
Dal vangelo secondo Giovanni- Gv 19, 25-27
In quell’ora: stavano presso la croce di Gesù sua madre, la sorella di sua madre, Maria di Clèofa e Maria di Màgdala. Gesù allora, vedendo la madre e lì accanto a lei il discepolo che egli amava, disse alla madre: «Donna, ecco il tuo figlio!». Poi disse al discepolo:«Ecco la tua madre!». E da quel momento il discepolo la prese nella sua casa.
Maria condivide il dolore del figlio, come ogni madre, più di ogni madre. Non esiste dolore peggiore del vedere morire il proprio figlio. Immaginatevi se questo avviene vedendo il proprio amato figlio torturato e ucciso appeso ad una croce, nudo, sfigurato, travolto dalla sofferenza. Maria sta sotto la croce. Sta, è irremovibile, ferma nella sua fede, ostinata, tenace. Sta: anche se tutto, ora, sembra darle torto, la madre sa che si sta realizzando il disegno di Dio. Sta: per qualche ora, tutta la speranza del popolo di Israele, tutta la fede della nascente Chiesa sono racchiuse in lei, la sola credente. Sta: non vacilla, non teme, non dispera. Quel suo gesto di fermezza, così umano, così forte, così disperato, ha colpito la fede dei discepoli. Maria contribuisce alla salvezza del mondo, unendosi in dolorosa e straziante obbedienza al gesto del figlio. A lei, oggi, affidiamo ogni dolore, ogni sofferenza, ogni disperazione.
Buona giornata. Luigi.