Parola del giorno Gv 7, 40-53 24 marzo 2012

24.03.2012 15:26

Dal vangelo secondo Giovanni-Gv 7, 40-53


In quel tempo, all’udire le parole di Gesù, alcuni fra la gente dicevano: «Costui è davvero il profeta!». Altri dicevano: «Costui è il Cristo!». Altri invece dicevano: «Il Cristo viene forse dalla Galilea? Non dice la Scrittura: “Dalla stirpe di Davide e da Betlemme, il villaggio di Davide, verrà il Cristo”?». E tra la gente nacque un dissenso riguardo a lui.
Alcuni di loro volevano arrestarlo, ma nessuno mise le mani su di lui. Le guardie tornarono quindi dai capi dei sacerdoti e dai farisei e questi dissero loro: «Perché non lo avete condotto qui?». Risposero le guardie: «Mai un uomo ha parlato così!». Ma i farisei replicarono loro: «Vi siete lasciati ingannare anche voi? Ha forse creduto in lui qualcuno dei capi o dei farisei? Ma questa gente, che non conosce la Legge, è maledetta!».
Allora Nicodèmo, che era andato precedentemente da Gesù, ed era uno di loro, disse: «La nostra Legge giudica forse un uomo prima di averlo ascoltato e di sapere ciò che fa?». Gli risposero: «Sei forse anche tu della Galilea? Studia, e vedrai che dalla Galilea non sorge profeta!». E ciascuno tornò a casa sua.

Gesù è segno di contraddizione. Al culmine della disputa con i farisei e i capi del Sinedrio, troviamo il divertente episodio di oggi dei soldati che quasi si convertono, dimenticando di arrestare l'ingombrante profeta di Nazareth. Il povero Nicodemo, che nel vangelo di Giovanni fa la parte del giusto di Israele che però non ha il coraggio di schierarsi a causa del suo ruolo sociale, viene pesantemente insultato dai membri del Sinedrio per la sua posizione troppo morbida verso Gesù. Sì, amici, se siete apertamente cristiani, se vi siete innamorati di lui, se avete visto in lui la verità e la speranza, se siete davvero credenti e quindi non fanatici, sicuramente vi sarà già successo di dovervi difendere, di sentire una fitta al cuore quando avete sentito descrivere la vostra esperienza come una specie di esaltazione nevrotica, vi sarà accaduto di vedere un sorrisino compassionevole sul volto del vostro collega quando ha saputo della vostra frequentazione alla Messa domenicale... Buon segno, amici, buon segno. Segno che davvero il Maestro ormai abita il vostro cuore, segno che davvero senza la sua presenza il vostro cuore vacilla. E se ciò significa qualche strattone, pazienza: pensiamo ai 25 milioni di cristiani uccisi nel suo nome, nel trascorso, 20esimo secolo. Animo, amici, nessun servo è più grande del proprio padrone: se hanno perseguitato lui, perseguiteranno anche noi. Ma non abbiamo timore, egli ha vinto il mondo!

Liberaci dal pregiudizio, Signore, e dall'ostinazione del cuore di chi si rifiuta di accogliere la tua verità, rendici tuoi testimoni nell'amore e nella semplicità nella giornata che si apre, Dio benedetto nei secoli. buona giornata a voi tutti. Luigi