Parola del giorno- Mc 12, 1-12 4 Giugno 2012

04.06.2012 13:54

Dal vangelo secondo Marco- Mc 12, 1-12


In quel tempo, Gesù si mise a parlare con parabole [ ai capi dei sacerdoti, agli scribi e agli anziani]: «Un uomo piantò una vigna, la circondò con una siepe, scavò una buca per il torchio e costruì una torre. La diede in affitto a dei contadini e se ne andò lontano.
A
l momento opportuno mandò un servo dai contadini a ritirare da loro la sua parte del raccolto della vigna. Ma essi lo presero, lo bastonarono e lo mandarono via a mani vuote. Mandò loro di nuovo un altro servo: anche quello lo picchiarono sulla testa e lo insultarono. Ne mandò un altro, e questo lo uccisero; poi molti altri: alcuni li bastonarono, altri li uccisero.
Ne aveva ancora uno, un figlio amato; lo inviò loro per ultimo, dicendo: “Avranno rispetto per mio figlio!". Ma quei contadini dissero tra loro: “Costui è l’erede Su, uccidiamolo e l’eredità sarà nostra!”. Lo presero, lo uccisero e lo gettarono fuori della vigna.
Che cosa farà dunque il padrone della vigna? Verrà e farà morire i contadini e darà la vigna ad altri. Non avete letto questa Scrittura: “La pietra che i costruttori hanno scartato è diventata la pietra d’angolo; “questo è stato fatto dal Signore ed è una meraviglia ai nostri occhi”?».
E cercavano di catturarlo, ma ebbero paura della folla; avevano capito infatti che aveva detto quella parabola contro di loro. Lo lasciarono e se ne andarono.
  
 
Gesù è alla fine della sua missione: si rende conto che la sua strategia non ha funzionato. Le folle lo hanno seguito, all'inizio, ma passato l'entusiasmo se ne sono andate: è troppo esigente questo Rabbì, e l'invasore romano è ancora al proprio posto. Forse aveva ragione l'avversario, nel deserto, all'inizio del ministero: l'uomo ha bisogno di miracoli, vuole un Dio da adorare, da servire, non un Dio che ti responsabilizza e ti chiede collaborazione. Gesù è sconfortato, davvero pensava di riuscire a convertire Israele e, con essa, l'umanità, mostrando il volto sorridente del Padre. Ma non è andata così, affatto. Con la stridente parabola dei vignaioli omicidi, Gesù profetizza la conclusione del suo percorso:  i malvagi lo uccideranno, pensando, così, di diventare eredi. Fino in fondo andrà il Signore, fino all'ultima, tragica conseguenza delle sue parole, del suo agire: non fuggirà, non manifesterà la sua potenza, non griderà, né alzerà il tono. Ma si donerà, senza condizioni, si consegnerà nelle mani degli uomini per testimoniare la verità delle sue parole. Che, all'inizio di questa settimana, non lasciamo cadere neppure una delle parole del Maestro, noi che abbiamo la fortuna di lavorare nella sua vigna…
 
Buona giornata. Luigi.