Parola del giorno- Mt 14, 1-12 4 Agosto 2012- Memoria di San Giovanni Maria Vianney

04.08.2012 09:46

Dal vangelo secondo Matteo- Mt 14, 1-12


In quel tempo al tetrarca Erode giunse notizia della fama di Gesù. Egli disse ai suoi cortigiani: «Costui è Giovanni il Battista. È risorto dai morti e per questo ha il potere di fare prodigi!».
Erode infatti aveva arrestato Giovanni e lo aveva fatto incatenare e gettare in prigione a causa di Erodìade, moglie di suo fratello Filippo. Giovanni infatti gli diceva: «Non ti è lecito tenerla con te!». Erode, benché volesse farlo morire, ebbe paura della folla perché lo considerava un profeta.
Quando fu il compleanno di Erode, la figlia di Erodìade danzò in pubblico e piacque tanto a Erode che egli le promise con giuramento di darle quello che avesse chiesto. Ella, istigata da sua madre, disse: «Dammi qui, su un vassoio, la testa di Giovanni il Battista». 
Il re si rattristò, ma a motivo del giuramento e dei commensali ordinò che le venisse data e mandò a decapitare Giovanni nella prigione. La sua testa venne portata su un vassoio, fu data alla fanciulla e lei la portò a sua madre. 
I suoi discepoli si presentarono a prendere il cadavere, lo seppellirono e andarono a informare Gesù.
 
 
Siamo da poco entrati nel mese di agosto e il periodo di ferie, per molti ma non per tutti, e concludiamo la settimana con la lettura della morte di Giovanni Battista. Una storia tragica, che narra di un grande profeta, il più grande uomo della storia, dirà Gesù, e di piccoli uomini che si credono importanti. È colma di squallore la vicenda del re Erode Antipa, figlio del grande e feroce Erode, che vive con la moglie di suo fratello Filippo, ascolta volentieri il Battista ma che non è capace di perdere la faccia davanti alla sua corte. Storia di intrighi e di gelosie, di piccole e meschine donne che manipolano un debole re, fantoccio di Roma e dei suoi appetiti. Di tutti loro non sappiamo nulla, sono scomparsi dalla memoria collettiva, se non per quel gesto assurdo di uccisione del Profeta. È Dio che scrive la storia, non i grandi e i potenti che pensano di avere in mano il destino degli uomini! Stiamo attenti, discepoli del Signore, a non farci ingannare dalle sirene del potere, stiamo attenti a non cedere alla verità davanti al giudizio degli altri, come ha fatto Erode che fa uccidere un innocente per colpa dell'avventata promessa fatta davanti ai propri sudditi…
 
Buona giornata. Luigi.