Parola del giorno- Mt 7, 21.24-27 6 Dicembre 2012

06.12.2012 08:53

Dal vangelo secondo Matteo- Mt 7, 21.24-27


In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli:
«Non chiunque mi dice: “Signore, Signore”, entrerà nel regno dei cieli, ma colui che fa la volontà del Padre mio che è nei cieli.
Perciò chiunque ascolta queste mie parole e le mette in pratica, sarà simile a un uomo saggio, che ha costruito la sua casa sulla roccia. Cadde la pioggia, strariparono i fiumi, soffiarono i venti e si abbatterono su quella casa, ma essa non cadde, perché era fondata sulla roccia.
Chiunque ascolta queste mie parole e non le mette in pratica, sarà simile a un uomo stolto, che ha costruito la sua casa sulla sabbia. Cadde la pioggia, strariparono i fiumi, soffiarono i venti e si abbatterono su quella casa, ed essa cadde e la sua rovina fu grande».

Su cosa si fonda la nostra vita? Su cosa è costruita la nostra casa? Non diamo risposte superficiali, d'istinto, no, pensiamoci bene. Forse la mia vita si regge sul migliore dei mondi possibili, forse faccio questo lavoro, ho sposato questa donna perché così è successo, forse ho fondato la mia vita su di un sogno: una professione, dei figli, una persona da amare; forse, quando ora devo decidere, seguo l'istinto, mi faccio consigliare, faccio ciò che gli altri si aspettano da me. Tutto bene, tutto vero: questo è davvero il tempo della confusione, dei troppi maestri, della ridondanza dei consigli, dell'eccesso di informazione. Gesù ci ammonisce: costruisci la tua casa sulla roccia della mia parola, sulla parola accolta e vissuta, seguita e concretizzata. Non solo ascoltata ma accolta: quante volte le parole del Maestro Gesù appena appena solleticano la devozione, scalfiscono il sentimento, senza poi diventare concretezza, scelta, atteggiamento di vita controcorrente? Attenti al più subdolo dei pericoli del nostro tempo: la schizofrenia della fede, ascolto la Parola alla domenica a Messa, poi, uscito fuori, la vita è un'altra cosa. Belle le Beatitudini, belle per un santo, per un monaco di clausura, ma nel mio ufficio... altro che "beati i miti!", bella la figura di Gesù, ma nel mio condominio altro che "beati i poveri in spirito!". Il rischio di annacquare il Vangelo fino ad annegarlo nell'oceano del buon senso è reale e diffuso e dobbiamo essere costantemente orientati alla volontà del Padre. Volontà di Dio che è volontà di padre che ama, non di nevrotico ed imprevedibile egoista: quante volte sento dire "sia fatta la volontà di Dio!" come se si dicesse: "chissà che tragedia sta per accadermi"! No, per favore, la volontà di Dio nella mia vita è, sempre e solo, volontà di bene. Che si compia in me – dunque – questa volontà di chi (solo) conosce veramente quale sia il mio bene! 

 


La tua parola sia lampada ai miei passi e luce sul mio cammino, Signore, sia il faro che orienta le mie scelte, oggi, incontro alla tua volontà di bene, perché la casa della mia vita sia costruita sulla roccia sicura. Marana thà, vieni Signore Gesù!

Buona Giornata. Luigi!