Gv 16, 16-20 9 Maggio 2013

09.05.2013 08:54

 

Dal vangelo secondo Giovanni:
 
In quel tempo, disse Gesù ai suoi discepoli: «Un poco e non mi vedrete più; un poco ancora e mi vedrete».
Allora alcuni dei suoi discepoli dissero tra loro: «Che cos’è questo che ci dice: “Un poco e non mi vedrete; un poco ancora e mi vedrete”, e: “Io me ne vado al Padre”?». Dicevano perciò: «Che cos’è questo “un poco”, di cui parla? Non comprendiamo quello che vuol dire».
Gesù capì che volevano interrogarlo e disse loro: «State indagando tra voi perché ho detto: “Un poco e non mi vedrete; un poco ancora e mi vedrete”? In verità, in verità io vi dico: voi piangerete e gemerete, ma il mondo si rallegrerà. Voi sarete nella tristezza, ma la vostra tristezza si cambierà in gioia».
 
Gesù annuncia ai suoi discepoli della sua probabile morte, egli sente che le cose stanno precipitando ed ha scelto di assecondare l'evolversi degli eventi perché gli uomini credano alla serietà dell'amore di Dio. L'animo degli apostoli lontani anni luce anche solo dal capire di cosa Gesù stia parlando, si incupisce improvvisamente: dove deve andare Gesù? Gesù rassicura e rasserena i suoi, se anche vi sarà una sofferenza, e vi sarà, sarà una sofferenza limitata nel tempo, che si trasformerà in una gioia immensa. Anche a me succede così: di soffrire di una  miopia spirituale. Quando vivo periodi di sofferenza non riesco mai ad andare lontano, non riesco a sollevare lo sguardo e resto inchiodato alla mia sensazione sgradevole. Quando viviamo una situazione di sofferenza, il desiderio più pressante che abbiamo è che questa finisca. Amici, ai discepoli la sofferenza non viene evitata e non siamo preservati dal dolore. Spesso incontro persone che hanno vissuto sulla propria pelle esperienze di dolore e non se ne capacitano. La sofferenza, il più delle volte, resta senza senso e Dio, il più delle volte, resta muto di fronte alla nostra sofferenza. Non spaventiamoci, amici, ma dimoriamo fiduciosi: una gioia grande ci aspetta, una gioia nata dalla consapevolezza di essere amati dal Signore, una gioia che niente e nessuno ci potrà mai togliere. 
 
Noi facciamo fatica a capire il mistero della sofferenza e della croce, Signore. Vieni in nostro soccorso, aprici alla fiducia verso quella gioia che non ci sarà mai tolta!
 
Buona Giornata. Luigi.