Parola del giorno- Gv 12, 1-11 2 aprile 2012
02.04.2012 16:35
Sei giorni prima della Pasqua, Gesù andò a Betània, dove si trovava Làzzaro, che egli aveva risuscitato dai morti. E qui fecero per lui una cena: Marta serviva e Làzzaro era uno dei commensali.
Maria allora prese trecento grammi di profumo di puro nardo, assai prezioso, ne cosparse i piedi di Gesù, poi li asciugò con i suoi capelli, e tutta la casa si riempì dell’aroma di quel profumo.
Allora Giuda Iscariòta, uno dei suoi discepoli, che stava per tradirlo, disse: «Perché non si è venduto questo profumo per trecento denari e non si sono dati ai poveri?». Disse questo non perché gli importasse dei poveri, ma perché era un ladro e, siccome teneva la cassa, prendeva quello che vi mettevano dentro.
Gesù allora disse: «Lasciala fare, perché ella lo conservi per il giorno della mia sepoltura. I poveri infatti li avete sempre con voi, ma non sempre avete me».
Intanto una grande folla di Giudei venne a sapere che egli si trovava là e accorse, non solo per Gesù, ma anche per vedere Làzzaro che egli aveva risuscitato dai morti. I capi dei sacerdoti allora decisero di uccidere anche Làzzaro, perché molti Giudei se ne andavano a causa di lui e credevano in Gesù.
Dal vangelo secondo Giovanni- Gv 12, 1-11
Sei giorni prima della Pasqua, Gesù andò a Betània, dove si trovava Làzzaro, che egli aveva risuscitato dai morti. E qui fecero per lui una cena: Marta serviva e Làzzaro era uno dei commensali.
Maria allora prese trecento grammi di profumo di puro nardo, assai prezioso, ne cosparse i piedi di Gesù, poi li asciugò con i suoi capelli, e tutta la casa si riempì dell’aroma di quel profumo.
Allora Giuda Iscariòta, uno dei suoi discepoli, che stava per tradirlo, disse: «Perché non si è venduto questo profumo per trecento denari e non si sono dati ai poveri?». Disse questo non perché gli importasse dei poveri, ma perché era un ladro e, siccome teneva la cassa, prendeva quello che vi mettevano dentro.
Gesù allora disse: «Lasciala fare, perché ella lo conservi per il giorno della mia sepoltura. I poveri infatti li avete sempre con voi, ma non sempre avete me».
Intanto una grande folla di Giudei venne a sapere che egli si trovava là e accorse, non solo per Gesù, ma anche per vedere Làzzaro che egli aveva risuscitato dai morti. I capi dei sacerdoti allora decisero di uccidere anche Làzzaro, perché molti Giudei se ne andavano a causa di lui e credevano in Gesù.
E' iniziata, amici, è iniziata. Questo lunedì è pieno di attesa, questa settimana è il cuore pulsante della nostra fede. Nella banalità di questa giornata, amici, inizia la settimana più importante dell'anno, l'ultima settimana di vita del Maestro Gesù, ripercorreremo, ora dopo ora, gli eventi, gli incontri, le emozioni degli ultimi giorni del Signore. Abbiamo camminato a lungo in questa quaresima, abbiamo cercato di svegliare le nostre coscienze dal torpore in cui – troppe volte – sono annegate, abbiamo cercato, come discepoli del Maestro che vivono in questo arido ventunesimo secolo, di prepararci alla Pasqua. Bene: ciò che siamo riusciti a fare è stato fatto, ora sedetevi, per favore, sedetevi e guardate. Sta per accadere, poiché è accaduto, davvero il Signore ha donato la sua vita per noi, davvero quel suo ultimo gesto di spogliazione e di dono di sé ha cambiato, riempiendola di stupore, ogni nostra vita, ogni nostro desiderio. Sta per accadere, amici: con che stato d'animo il Signore avrà affrontato quei giorni? Con quanta paura e speranza e turbamento è salito a Gerusalemme. Quali oscuri presagi che solo sembra leggere nel malcontento dei capi religiosi, Gesù legge nei piccoli gesti che lo circondano? Servirà davvero ciò che sta per accadere? Porterà da qualche parte questo dono di sé così inaudito? Capirà, finalmente, l'uomo chi è Dio e cosa pensa e quanto ama? Tutto è appeso a un filo, tutto ruota intorno all'entusiasmante e tragica capacità dell'uomo di scegliere, di piegare il proprio cuore, di spiccare il volo. Gesù è tragicamente solo davanti al suo destino. Attende, prega, gusta i pasti con i propri ignari amici con il pensiero costantemente rivolto a ciò che può accadere, e che accadrà. Anche noi, all'inizio della grande settimana, carbonari della fede, digitando al computer e spolverando casa, saremo invitati a volgere il pensiero, a riflettere e meditare e commuoverci e stupirci. Come un vaso pieno di prezioso profumo, siamo chiamati a versare la nostra lode, il nostro silenzio, la nostra ammirazione, la nostra gratitudine in questi giorni forti per le nostre comunità. Buona settimana santa, amici.
Come nardo prezioso, salga a te la nostra riconoscenza e il nostro affetto, Signore che doni la vita per ciascuno di noi!
Come nardo prezioso, salga a te la nostra riconoscenza e il nostro affetto, Signore che doni la vita per ciascuno di noi!
Luigi!